Cosa colpisce la contraffazione in Italia e chi la produce (prima parte)
19 dicembre 2018
Grati per la disponibilità dei dati fornitici (N1) dall’Agenzia Dogane
Monopoli, riportiamo di seguito le evidenze dei sequestri avvenuti nel
corso del 2017, peraltro presentate il 18/06/2018 alla “terza edizione
della settimana anticontraffazione”. Si tratta di un quadro informativo
particolareggiato, che segnala come la contraffazione prediliga anche molto
il settore accessoristica: etichette, loghi, adesivi, bottoni, cartellini. “Nel corso dell’anno 2017 la quantità di merce
sequestrata è stata pari a circa 1,9 milioni di pezzi (-13,3% rispetto al
2016). Circa il 77,5% delle schede inserite ha riguardato “Poste e
Corrieri”, tuttavia, ad esse si associa solo l’8,3% del totale dei pezzi
sequestrati. Nel dettaglio, i maggiori quantitativi di pezzi sequestrati
sono stati: giocattoli per circa 508 mila pezzi (26,2% del totale dei
sequestri), abbigliamento ed accessori circa 397 mila pezzi (20,5% del
totale dei sequestri), etichette–adesivi–cartellini–bottoni–loghi circa 340
mila pezzi (che rappresentano il 17,6% del totale), merce appartenente al
settore degli accessori personali – occhiali, borse, orologi ecc – circa
170 mila pezzi (8,8%), telefonini loro parti ed accessori circa 131 mila
pezzi (6,8%), materiale di cancelleria circa 75 mila pezzi (3,9%),
calzature e loro parti per circa 64 mila pezzi (che costituiscono il 3,3%
del totale) ed accessori per veicoli e loro parti circa 51 mila pezzi (il
2,7% del totale dei sequestri).
Le Direzioni che hanno sequestrato il maggior quantitativo di merce
contraffatta sono:
• Liguria Piemonte Valle d’Aosta (46,5% di pezzi), in particolare
giocattoli marchio “Rubix's”, sciarpe marchio “Oscar de la Renta” ,
abbigliamento (marchi vari: “Puma – El Charro – Guess – Piazza Italia –
Silvian Heach”), portachiavi e penne (“4 mori – Sardegna”);
• Lazio e Abruzzo (24,0% del totale di pezzi), in particolare etichette ed
oggettistica di squadre di calcio (“Juventus FC – FC Internazionale – AC
Milan - FC Bayern Munchen”), bracciali marchio “Fred”, accessori per
telefonini marchio “Samsung ed Apple” abbigliamento (marchio “Guess”);
• Lombardia (9,5% del totale di pezzi), in particolare etichette/loghi
marchio “Colmar”, accessori per telefonini marchio “Samsung ed Apple”,
cosmetici marchio “L’Oreal” e giocattoli (marchio “PJMasks”);
• Campania e Calabria (5,0% di pezzi), principalmente giocattoli: “Disney –
Hello Kitty – Pokemon – Paw Patrol” ed etichette marchio “Zara”
• Puglia Molise e Basilicata (3,5% di pezzi), in particolare calzature
sportive “Adidas – Saucony ”.
Per quanto concerne le “griffe” si segnalano: giocattoli “Rubix’s” per
circa 345 mila pezzi (17,8% del totale dei pezzi sequestrati), portachiavi
e penne “4 mori – Sardegna” circa 314 mila pezzi (16,2%), abbigliamento
“Guess” circa 162 mila pezzi (8,4% del totale), accessori per telefonini
“Apple” circa 89 mila pezzi (4,6%), sciarpe “Oscar de la Renta” circa 68
mila pezzi (3,5% del totale), etichette marchio “FC Bayern Munchen “ circa
60 mila pezzi (3,1%), giocattoli ed abbigliamento “Disney” circa 54 mila
pezzi (2,8%), calze e calzini marchio “Pompea” circa 47 mila pezzi (2,4%),
etichette marchio “Juventus FC“ circa 41 mila pezzi (2,1%) etichette
marchio “AC Milan “ circa 40 mila pezzi (2,1%), ed etichette “Colmar” circa
38 mila pezzi (2,0%)”. Ma il dato più significativo che emerge dalle
indagini dell’Agenzia – che si è servita della Banca Dati Antifrode - è
quello relativo ai paesi di origine dei prodotti contraffatti, il
cui peso è indicato nel grafico sottorappresentato.

Emerge come la Cina ed Hong Kong da soli coprano i 2 terzi della produzione
di contraffatto sequestrata.
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(N1) Per gentile concessione del Dott. Maurizio Montemagno
www.agenziadoganemonopoli.gov.it
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